COS'È?
PAROTITE: COS'È?
La parotite è una patologia infettiva di origine virale molto contagiosa. Viene considerata una malattia dell’infanzia perché si manifesta soprattutto nei bambini di età compresa tra i 2 e i 9 anni. È conosciuta anche con il termine “orecchioni” perché il gonfiore causato dall’infiammazione alle ghiandole salivari ruota in avanti le orecchie, facendole sembrare più grandi.
La parotite è una patologia endemo-epidemica perché presente in modo costante nella collettività. Si trasmette da persona a persona con picchi epidemici ogni 2-5 anni, generalmente nel periodo invernale o all’inizio della primavera. Una volta contratta, lascia un’immunità definitiva che protegge il paziente dal virus per tutta la vita.1
LA CAUSE
QUAL È LA CAUSA DELLA PAROTITE
La parotite è causata da un virus appartenente alla famiglia Paramyxovirus,1 che si diffonde per via respiratoria attraverso l’inalazione delle goccioline di saliva rilasciate da chi è infetto o per contatto diretto con superfici contaminate.2 Il virus della parotite si estende in più organi e tessuti, colpendo in modo particolare le prime vie aeree, faringe, laringe e trachea, e le ghiandole salivari.1
I SINTOMI
I PRINCIPALI SINTOMI DELLA PAROTITE
I sintomi della parotite sono piuttosto generici e spesso può svilupparsi anche in modo asintomatico. Generalmente, dopo un periodo di incubazione che va dai 12 ai 25 giorni, iniziano a manifestarsi i primi disturbi tra cui:
Dopo circa 2-3 giorni dalla manifestazione dei primi sintomi, compare un rigonfiamento delle parotidi, le ghiandole salivari più voluminose che vengono interessate dalla parotite, con una sintomatologia dolorosa alle orecchie e alla mandibola. Le parotidi possono essere colpite anche singolarmente e solo nel 10% dei casi l’infiammazione interessa anche le altre ghiandole salivari.3
La parotite viene considerata una patologia ad evoluzione benigna perché, soprattutto nei bambini, si risolve abbastanza facilmente.1 Salvo complicazioni, infatti, i sintomi della parotite scompaiono da soli nell’arco di una settimana e la malattia si esaurisce completamente in circa 10 giorni.
Esistono, tuttavia, casi in cui possono subentrare complicanze. Le più frequenti sono:
Le complicanze causate dal virus sono più frequenti quando si contrae la parotite in età adulta e possono manifestarsi in modo anche grave. Durante la gravidanza poi, soprattutto nel primo trimestre, la parotite può aumentare i casi di aborto spontaneo.3
COME SI TRASMETTE
COME SI TRASMETTE
La trasmissione della parotite avviene principalmente per via respiratoria, attraverso le particelle di saliva che l’individuo infetto rilascia tossendo, starnutendo o anche solo parlando.1 Anche se meno frequentemente, un altro mezzo di diffusione del virus della parotite è il contatto diretto con superfici contaminate.3
L’individuo è contagioso da 6-7 giorni prima della manifestazione dei sintomi fino a 9 giorni dopo l’inizio del gonfiore delle ghiandole salivari, con un picco di infettività elevato durante le 48 ore che precedono la comparsa di questo caratteristico sintomo.1
CHI È PIÙ A RISCHIO
CHI È PIÙ A RISCHIO
In generale, i soggetti maggiormente predisposti a contrarre l’infezione sono quelli non immunizzati, che non sono coperti dal vaccino contro la parotite o che, nei casi di parotite negli adulti, non hanno contratto il virus in età infantile. In particolare i bambini che frequentano luoghi affollati come asili e scuole, le persone con un sistema immunitario compromesso e le donne in stato di gravidanza sono da ritenersi tra i casi più a rischio di contagio.2
Le complicanze più gravi della parotite si osservano con maggior frequenza negli adulti colpiti dal virus: in questi soggetti, possono svilupparsi complicanze di tipo meningoencefalitico, anche in assenza del tradizionale rigonfiamento delle ghiandole salivari.1
Nel 20-30% dei pazienti adulti maschi si verifica l’orchite: una complicanza della parotite molto dolorosa, che colpisce i testicoli e che, in alcuni casi, può condurre alla sterilità.
Nelle donne in gravidanza, invece, le complicanze della parotite riguardano la sopravvivenza del feto: se contratta durante le prime 12 settimane di gestazione, la parotite può portare all’aborto spontaneo in 1 caso su 4.2
LA DIAGNOSI
COME EFFETTUARE LA DIAGNOSI
La diagnosi della parotite viene eseguita in ambulatorio dal medico di base, effettuando l’anamnesi e l’esame clinico del paziente. Una verifica più approfondita a conferma della diagnosi medica può essere eseguita tramite un esame che individua la presenza di anticorpi specifici nel sangue1.
TRATTAMENTO E PREVENZIONE
TRATTAMENTO E PREVENZIONE
La terapia per combattere la parotite è sintomatica e solitamente prevede la prescrizione di farmaci per attenuare il dolore dell’infiammazione e per controllare la febbre.2 A supporto del trattamento è importante seguire una dieta leggera semiliquida per diminuire il dolore durante la masticazione, evitando succhi o spremute di agrumi che possono infastidire le mucose irritate.
La parotite può essere prevenuta utilizzando appositi vaccini che vengono somministrati in 2 dosi, la prima intorno ai 13-15 mesi di età, la seconda a 5-6 anni. La vaccinazione anti parotite è possibile anche in età adulta lasciando trascorrere circa 4 settimane tra una dose e l’altra1.
La parotite, anche in età adulta, si può prevenire con la vaccinazione. Chiedi maggiori informazioni al tuo medico di fiducia.
Referenze
[1] Ministero della Salute, Malattie infettive, Parotite: http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=16&area=Malattie_infettive [ultimo accesso 05/07/2021]
[2] Istituto Superiore di Sanità, Epicentro, Parotite: http://www.epicentro.iss.it/problemi/parotite/parotite.asp [ultimo accesso 05/07/2021]
[3] Vaccinarsi, Malattie Prevenibili, Parotite: http://www.vaccinarsi.org/malattie-prevenibili/parotite.html [ultimo accesso 05/07/2021]